E il pane che noi spezziamo, non è forse comunione
con il corpo di Cristo?
Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti,
un solo corpo: tutti infatti partecipiamo all’unico pane.
(1 Corinzi 10,16)
Per la solennità del Corpus Domini la Caritas Lodigiana propone alle parrocchie l’iniziativa Spezziamo il pane che, grazie all’apporto fondamentale delle Associazioni di Panificatori, mette a disposizione dei forni per la preparazione del pane che poi potrà essere benedetto dai parroci durante le messe della domenica e distribuito alle famiglie. Ogni famiglia sarà invitata a spezzare il pane con i propri familiari, in un gesto di unione con il quale si può sostenere un micro-progetto di carità. L’iniziativa è anche una bella occasione di volontariato per i giovani che potranno partecipare alla “notte ai forni” per preparare il pane.
In occasione del Congresso Eucaristico del 2002 prendeva avvio “Spezziamo il pane”, l’iniziativa della Caritas Lodigiana che, da allora, si ripete tutti gli anni con l’adesione di un numero sempre crescente di parrocchie: erano 51 nel 2002, sono state 90 nel 2006.
Dal 2003 la proposta è stata ripresentata in occasione della festività del Corpus Domini. Durante la Messa viene benedetto e distribuito ai fedeli presenti il pane appositamente preparato la notte precedente, quando, in alcuni forni lodigiani, decine di volontari si affiancano ai panificatori per sfornare e insaccare decine di migliaia di panini e distribuirli poi alle parrocchie aderenti all’iniziativa. L’obiettivo è sensibilizzare le famiglie all’attenzione verso gli altri, sia i vicini che i lontani, privilegiando chi, in qualche modo, ha più bisogno della nostra generosità, condividendo con loro il “pane” di vita.
Educare alla comunione ed alla condivisione é, per le comunità cristiane, educare al senso dell’Eucaristia,Educare alla comunione ed alla condivisione è, per le comunità cristiane, educare al senso dell’eucarestia, non semplice simbolo liturgico, ma alimento essenziale per ogni cristiano per continuare il cammino verso “Dio, che è carità” (1 Gv 4,8); lo “spezzare” il pane come occasione di fraternità, come richiamo all’importanza di “rompere il giogo”, di chiudere con il passato per ricominciare una vita nuova.
In questi anni abbiamo continuamente verificato che la condivisione, soprattutto con i più poveri, non è stata solo simbolica o spirituale, ma si è manifestata anche molto concretamente: migliaia di piccoli rivoli di generosità spicciola sono confluiti in un consistente fiume di solidarietà che, anno per anno, ha lambito, visitato ed anche accompagnato per un tratto di strada situazioni particolari di grave disagio. Anche i missionari lodigiani sono stati coinvolti, dapprima come promotori e quindi come garanti e continuatori del nostro gesto di fratellanza e amicizia.
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