In Lombardia distribuiti oltre 27 mila pasti nelle mense dei poveri. Sanificate e adeguate 100 strutture protette anti Covid per pazienti, medici e infermieri. I primi risultati de “Il Contagio della Speranza”, uno sforzo comune che unisce persone di ogni credo. Il programma di aiuti da 4 milioni di dollari, sostenuto dal governo degli Stati Uniti, proseguirà fino a novembre.
Nato per rispondere all’emergenza sanitaria provocata dal diffondersi del Coronavirus in Lombardia e far fronte alle conseguenze sociali del lungo isolamento necessario per contenere la pandemia, il programma di aiuti è partito nel mese di maggio e proseguirà fino a novembre, grazie al finanziamento di 4 milioni di dollari offerto da USAID (United States Agency for International Development) a una rete di enti caritativi religiosi di differenti credo e confessioni: le Caritas di cinque diocesi lombarde (Milano, Bergamo, Brescia, Lodi e Cremona), l’Opera San Francesco, la Diaconia Valdese, e l’Islamic Relief.
L’intervento, sotto la regia di CRS (Catholic Relief Services) e Caritas Ambrosiana si sviluppa sia sul fronte sociale sia su quello sanitario. Da un lato fornisce servizi essenziali a gruppi e soggetti a rischio. Dall’altro sostiene le strutture ospedaliere attraverso l’affitto per sistemazioni di emergenza a pazienti affetti da Covid19 e personale medico.
«I nostri partner hanno svolto un lavoro eccezionale aiutando le persone più colpite dalla pandemia. Siamo grati a loro e al governo degli Stati Uniti per il lavoro che continuano a svolgere mentre gli Italiani, come tutti noi, stanno ancora combattendo contro il virus»
ha sottolineato Kevin Hartigan, Direttore Regionale per il Medio Oriente, Europa e Asia Centrale di CRS (Chatolic Relief Services).
“Aver partecipato a questo progetto in rete con diversi enti caritativi sotto la regia di CRS (Catholic Relief Services) e Fondazione Caritas Ambrosiana, fa scaturire in noi un grandissimo senso di gratitudine, ci incoraggia e stimola ulteriormente nella volontà di continuare a fare tutto il possibile per accogliere e ascoltare chi è nel bisogno, che per noi significa promuovere la persona nella sua integrità“.
Carlo Bosatra, Direttore Caritas Lodigiana
A Lodi, sul fronte sociale, il programma ha aiutato Caritas Lodigiana, in quanto partner, ad adottare misure sanitarie standard anti Covid in strutture di accoglienza come i divisori in plexiglas alla Mensa diocesana e la sanificazione periodica delle lenzuola del dormitorio per senza dimora. L’individuazione di un custode notturno e degli educatori presso il dormitorio hanno consentito di continuare a offrire servizi essenziali a senza tetto e persone più deboli che sono anche i soggetti più esposti al contagio, salvaguardando la salute loro, degli operatori stessi e dei volontari che se ne prendono cura.
L’intervento di Contagion of Hope ha implementato in particolare i servizi di distribuzione di aiuti alimentari, rispondendo all’aumento di richieste provenienti da famiglie che hanno visto una drammatica riduzione dei propri redditi proprio a causa del lockdown. Più precisamente, sono state potenziate tutte le diverse forme di sostegno alimentare sul territorio: dall’offerta di pasti nella mensa diocesana alla consegna dei pacchi viveri erogati dal Centro di Raccolta Solidale, fino alla diffusione di buoni per l’acquisto di generi alimentari essenziali presso i punti vendita ed empori.
Leggi la storia di Jamila: Human Interest Story Contagion of Hope
ENGLISH VERSION by Caritas Ambrosiana
Foto di: Tiberio Mavrici, Luca Servidati
Image Credits: Luca Servidati, Caritas Lodigiana
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