Il
dossier 2023 di Casa San Giuseppe racconta un anno di impegno a fianco delle persone in grave emarginazione. Attraverso il lavoro quotidiano nei dormitori, nel Centro di Ascolto, nel Centro Diurno, nella Mensa e nei percorsi di Housing, abbiamo cercato di offrire non solo risposte immediate, ma anche
percorsi di accompagnamento verso una maggiore autonomia.
Dai dati e dalle esperienze raccolte emerge con chiarezza un principio fondamentale: la continuità dei servizi è essenziale. Per molte delle persone che incontriamo, il problema non è solo l’assenza di una casa o di un lavoro, ma la fragilità complessiva del loro percorso di vita. L’accesso a un aiuto stabile e prevedibile, la possibilità di essere ascoltati più volte, di costruire relazioni di fiducia e di accedere a soluzioni su misura fa la differenza tra un intervento emergenziale e un vero cammino di riscatto.
L’esperienza di quest’anno ha confermato che la povertà non è mai solo economica: si intreccia con solitudine, problemi di salute, difficoltà burocratiche e mancanza di prospettive. La stabilità di un luogo come Casa San Giuseppe consente di lavorare non solo sui bisogni immediati, ma anche sulle aspirazioni, sulle capacità e sulle possibilità concrete di cambiamento.
Un aspetto che emerge con forza dal report è la fatica a uscire da situazioni di precarietà abitativa e lavorativa. Se i dormitori e i percorsi di housing garantiscono un primo passo verso la stabilità, il passaggio successivo verso un’autonomia duratura è ancora complesso. Le cause sono molteplici: affitti inaccessibili, redditi insufficienti, difficoltà burocratiche e mancanza di supporti adeguati per chi ha fragilità personali. È qui che la continuità del lavoro educativo e di orientamento diventa essenziale.
Fondamentale è anche il lavoro in rete con le istituzioni e il territorio. Le collaborazioni con il Comune, l’Ufficio di Piano e altre realtà del sociale hanno permesso di rafforzare le risposte e di avviare progettualità più strutturate. Tuttavia, serve un impegno ancora maggiore per superare la logica dell’assistenzialismo e creare opportunità reali di inserimento sociale e lavorativo.
La realizzazione di questo report è stata possibile grazie al contributo della Fondazione Cariplo, che ha sostenuto il lavoro di raccolta e analisi dei dati e ha garantito un supporto economico a parziale copertura
delle spese per i servizi. Il loro sostegno ci ha permesso di consolidare la nostra presenza accanto alle persone più fragili e di continuare a offrire risposte concrete ai bisogni emergenti.
Vi invitiamo a leggere il report completo, che raccoglie dati, storie ed esperienze di un anno di lavoro al fianco di chi ha più bisogno.