Il primo concerto organizzato a Casa San Giuseppe – il primo di, si spera, una lunga serie – ha dato i suoi frutti: grazie alla generosità dei partecipanti si è riusciti a raddoppiare l’obiettivo iniziale. Con quanto raccolto si riuscirà a coprire le spese non per uno, ma per due posti letto per un mese. Una dimostrazione, ci ricorda il nostro direttore, Carlo Bosatra:
“Il binomio carità-cultura ha il pregio di non limitare l’esperienza della carità ai gesti, preziosi, della prossimità, ma di far posto a pieno titolo a quella carità che nutre la persona nella sua interezza, nei suoi bisogni e nella sua ricerca di verità e di senso. Carità e cultura davvero si appartengono, anche se i modi di questa relazione possono essere diversi”
Un nutrito gruppo eterogeneo di spettatori ha seguito con piacere e partecipazione l’ottima esecuzione del pianista lodigiano Simone Anelli che ha eseguito un repertorio di alto livello (da Bach a Mozart e Chopin). Un grazie va all’Accademia Gaffurio con la quale si è collaborato per la realizzazione dell’evento.
Al concerto ha partecipato anche il Vescovo Maurizio: “Quando la musica è così elevata, e coloro che la eseguono sono così coinvolti e competenti, noi ci sentiamo sempre toccati in profondità. Ed è quel sentimento dell’eterno, che la musica interpreta forse più di ogni altra abilità umana”.
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