È ripartito dal mese di luglio il servizio di distribuzione e raccolta vestiti organizzato dalla Caritas Lodigiana presso il Guardaroba di via San Giacomo, 15.
Abbiamo lavorato per garantire alle persone che accedono al servizio e ai volontari che gestiscono il Guardaroba di effettuare tutte le operazioni in sicurezza e a un distanziamento adeguato. Abbiamo poi pensato a un luogo dove poter selezionare i vestiti donati: già durante il periodo di lockdown avevamo ricevuto molte telefonate di persone che, approfittando del periodo di “clausura”, avevano tra le altre cose selezionato e dismesso i vestiti che avevano nell’armadio e sapevamo che dovevamo essere pronti a ricevere un quantitativo elevato di indumenti.
In questo luogo i vestiti sono igienizzati e passano un periodo di “quarantena” di sette giorni, per essere sicuri che non siano una fonte di contagio per i volontari e per gli utenti che accedono al servizio. Dopo un primo periodo di rodaggio, nel mese di settembre la distribuzione ha ripreso a pieno regime. Sia gli ospiti del nostro Centro diurno Incroci che le persone e le famiglie che accedono al servizio di distribuzione hanno ripreso a frequentare questo importante servizio, fissando un appuntamento per poter esser ricevuti chiamando il giovedì mattina (per ora unico giorno di apertura infrasettimanale del servizio) dalle 9 alle 12 allo 0371 948127 e il nostro calendario degli appuntamenti è già pieno fino all’8 ottobre.
Anche per la consegna di abiti è necessario telefonare per fissare un appuntamento, per evitare assembramenti nel centro S. Giacomo. Molte persone ci chiamano per poter consegnare i loro vestiti usati in buono stato e lavati, e con il loro apporto ci aiutano a soddisfare le richieste delle molte persone che si rivolgono a noi.
In questi giorni grazie all’aiuto dei volontari si sta allestendo un nuovo magazzino, pertanto la ricezione dei vestiti è momentaneamente sospesa a ottobre.
A fronte di tante note positive, però, occorre anche toccare una nota stonata. Nonostante la nostra richiesta di consegnare i vestiti in buone condizioni e previo appuntamento, spesso troviamo sacchetti e cartoni pieni di vestiti davanti ai nostri uffici; oltre tutto questi indumenti spesso in buone condizioni non sono.
Vorremmo far presente che abbandonando gli indumenti senza particolare riguardo non facciamo un servizio al prossimo, ma semplicemente ci disfiamo di cose che non ci servono più.
La logica del dono richiede rispetto anche del modo in cui lo si fa. La logica del dono implica reciprocità, una parola che è stata eliminata dal nostro vocabolario, perché si è fatto credere che una società per funzionare abbia bisogno solo del mero scambio e della redistribuzione (in questo caso: “Mi libero dei vestiti che non mi servono più e mi si evita di smaltirli in discarica e mi illudo che sia un gesto benevolo”). E questo è stato un grave errore, perché lo scambio è cosa ben diversa dalla reciprocità (“Dono dei vestiti in buono stato perché so che chi riceverà il dono ne ha realmente bisogno”).
Ringraziamo quindi tutte le persone che portano gli indumenti al nostro servizio anche se non sempre è facile trovare la linea, viste le molte telefonate che riceviamo, per la pazienza che hanno nell’aspettare il loro turno e per l’importante apporto che ci danno, donando abiti che possiamo rimettere in circolo e accontentare molte persone che non hanno la possibilità di acquistare abiti nuovi.
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