Sabato 28 ottobre si è svolto il Convegno delle Caritas parrocchiali dal tema Quali eredità? È stata l’occasione per portare all’attenzione delle Caritas parrocchiali tre progetti attivi sul territorio, attraverso i quali possono portare nelle proprie comunità di riferimento attenzioni e risposte concrete a tre bisogni a cui si è cercato di dare una risposta. Sono intervenute tre professioniste, impegnate direttamente nei progetti di loro competenza.
Cecilia Riva, project manager del Progetto Silver dell’Ufficio di Piano, sul tema anziani, ricordando che il ruolo dei Centri di ascolto e delle Caritas parrocchiali potrebbe essere quello di sentinella, per intercettare e segnalare agli assistenti sociali del progetto quelle situazioni di anziani, con bisogni ancora leggeri, di cui vengono a conoscenza, in modo da poter intervenire in modo preventivo sui fattori di rischio e preservare il più a lungo possibile la loro autonomia. Il progetto è nato grazie alla collaborazione di numerosi enti pubblici e provati del territorio.
Mara Valtorta, collaboratrice di Caritas lodigiana per l’area Giustizia ha fatto un affondo sul tema della giustizia di comunità e quanto la recente riforma della giustizia porterà un incremento di LPU/MAP e la conseguente, auspicata e sempre maggiore capacità dei territori e realtà associative ad accogliere i provvedimenti dell’autorità giudiziaria. I volontari hanno potuto meglio comprendere quale sia la procedura corretta per accogliere e dare avvio a tali procedure, nonché la necessità di accompagnare le persone in percorsi di senso e di rilettura del proprio reato. Ha inoltre spiegato il progetto Sis.Ac.T (ente capofila: Ufficio di Piano) e la presenza dello Sportello F.U.O.R.I., rivolto alle persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria e i loro familiari.
Livia Brembilla, Referente dell’Area Comunità e futuro della Caritas Bergamo, ha presentato i risultati della ricerca Pavimenti appiccicosi promossa dal tavolo regionale degli Osservatoria Caritas della Lombardia. È stata per noi l’occasione di restituire a quei Centri di ascolto parrocchiali che hanno collaborato alla ricerca, il senso della loro partecipazione e impegno. È stato un esempio virtuoso di cosa può fare l’osservatorio, in termini di lettura della realtà e di coinvolgimento.
Le tre relatrici che hanno condotto i lavori di gruppi e riflettuto con i volontari su ciascun tema, è stata un’occasione di reciproco stimolo e motivazione. Infine, ma non per importanza, è stato possibile conoscere (e gustare!) da vicino il progetto Agriculture sociali 3.0 – presentato da Paola Pozzo – di cui Caritas è partner, grazie al quale sarà possibile sostenere le famiglie meno abbienti nel pagamento delle utenze nonché la riqualificazione energetica delle proprie abitazioni, con la sostituzione di lampadine ad alto consumo con altre a basso consumo.
La mattinata è stata certamente intensa ma come ci ha ricordato don Vincenzo Giavazzi, nella sua riflessione iniziale, la carità è un cantiere sempre aperto e attento a non scivolare in servizi di solidarietà viziati e miopi, privi di profezia e di speranza.
Chiara Galmozzi, referente Caritas parrocchiali
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