Dal dicembre 2016 Caritas Lodigiana partecipa al network degli enti impegnati nella tutela dei diritti per le persone senza dimora, la fio-PSD (Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora): luogo di formazione, confronto, raccolta dati e advocacy presso i ministeri competenti in vista dell’acquisizione di norme a tutela delle persone oggetto della nostra attenzione.
I temi che ci hanno visto particolarmente sensibili in questi anni riguardano i diritti base per: un posto dove dormire, mangiare lavarsi, creare relazioni; la residenza fittizia, il diritto al lavoro stabile, il riconoscimento dei diritti sulla salute, la lotta all’invisibilità totale e l’aiuto alla piena integrazione sociale.
Effetto collaterale del lockdown Covid-19 è stata, dal 2020, la maggior stanzialità dei senza dimora e, da parte nostra, il cambio di paradigma e di lettura del fenomeno: fino a che punto restano senza fissa dimora per scelta piuttosto che per necessità? Le relazioni, nella necessità di ospitare le persone per un lungo periodo, si sono rinforzate, i progetti di vita hanno iniziato a fiorire, le persone, noi compresi, sono diventate più attente, rispettose, collaborative.
Posta l’estrema variabilità del fenomeno tra città piccoli, medie e grandi, sta di fatto che ad oggi la minima parte degli ospiti dei servizi sulla grave emarginazione sceglie la vita nomade in strada. A Lodi il 99% sta cercando, spesso inutilmente, stabilità, sicurezza abitativa, lavorativa, di cura, di relazioni. Per fare raggiungere a tutti (a partire dagli addetti ai lavori) la piena consapevolezza di questi diritti ad oggi negati, la Federazione sta approntando alcuni strumenti conoscitivi per dare conto del percorso intrapreso ed approfondire alcuni temi fondamentali.
Dal 2022 ci si sta confrontando, a livello italiano ed internazionale, per mettere in fila le sfide e focalizzare l’impegno politico, sociale e civile sui nodi irrisolti per i cosiddetti homeless.
In questo quadro, sicuramente composito e complesso, emerge un tema prioritario che diventa una sfida su cui ora ci si dovrà concentrare: quella dell’abitare, “promuovere una politica nazionale sul diritto all’abitare sicuro, accessibile e sostenibile” – risulta essere la sfida centrale sia per i mutamenti programmatici in corso a livello nazionale, sia per via dell’emergenza abitativa sempre crescente.
Leggi il dossier su Abitare il cambiamento
Il diritto dell’abitare accessibile, inclusivo e dignitoso come un diritto umano da tutelare e su cui investire per una società più equa si declina in 5 aspetti che diventano fondamentali:
Tra questi aspetti sopra ricordati, appare assolutamente prioritaria la residenza anagrafica.
Leggi l’approfondimento sul diritto all’abitare
Non avere la residenza vuol dire essere invisibiliNon riconoscere la residenza vuol dire violare molti dei diritti sanciti dalla Costituzione. Con questo “Position paper”, fio.PSD descrive lo stato dell’arte della normativa e degli strumenti di programmazione oggi presenti in materia di residenza e, ripercorrendo l’impegno portato avanti in questi anni con i propri soci e le altre reti nazionali, ribadisce che la residenza è un diritto fondamentale che deve essere garantito in modo equo e universale su tutto il territorio nazionale.
Leggi l’approfondimento sulla residenza anagrafica
Pito Maisano
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