Vaccinarsi, un atto di amore

24 Agosto 2021

“Vaccinarsi è un atto di amore, collaboriamo”, così Papa Francesco in un video messaggio ha parlato a tutti noi riguardo l’esigenza di prendersi cura l’un l’altro. “Vaccinarci è un modo semplice ma profondo di promuovere il bene comune e di prenderci cura gli uni degli altri, specialmente dei più vulnerabili”. E proprio i più vulnerabili, i nostri ospiti senza dimora, così ai margini della nostra comunità, ci hanno offerto una testimonianza di questo prendersi cura. L’esempio concreto che la povertà, vista con lo sguardo della misericordia, è una ricchezza.
In totale sono state 92 le persone che abbiamo segnalato per le vaccinazioni.

All’appello per la vaccinazioni hanno risposto in 54 (due italiani e i restanti stranieri) che si sono presentati lo scorso 12 e 13 agosto presso gli spazi del Centro diurno “Incroci” della Caritas Lodigiana, in via San Giacomo 15, per la vaccinazione anti-covid19. Tra le circa novanta persone contattate alcune si erano vaccinate in autonomia, fra di loro alcune ospiti della Casa di Accoglienza Femminile Caritas di via San Giacomo e alcune ospiti presso i nostri progetti di housing.Vaccinazioni Caritas Lodigiana

Grazie alla collaborazione degli operatori – medici e infermieri – dell’ASST di Lodi e dell’ATS di Milano è stato organizzato un presidio medico attrezzato per permettere di sbrigare le pratiche burocratiche e la vaccinazione delle 54 persone che si sono presentate. La maggioranza di loro non vedeva l’ora di farlo, qualcuno era parecchio impaurito, ma convinto, solo in un caso si è registrato un rifiuto di vaccinarsi.

All’inizio c’era molta preoccupazione e timore da parte degli operatori sanitari che qualcosa andasse storto, ma alla fine si è creato un clima conviviale e la sensazione di fare una cosa bella e utile. È già prevista la data della seconda dose, sempre in via San Giacomo, prevista per il 7-8 settembre.

Da sottolineare anche l’importante lavoro di coordinamento e orientamento svolto dall’Ambulatorio medico di Caritas (Centro di Diritto alla Salute) che ha indirizzato 20 persone con STP al centro vaccinale di Lodi fiera.

Fare il vaccino è un diritto ed un dovere di tutti, nessuno escluso. Vogliamo concludere con le parole di Gino Strada – appena scomparso – che si era espresso anzitempo sul tema vaccini: “Nessuno si salverà se non riusciremo a vaccinare tutti. In un mondo dove gli spostamenti avvengono in maniera così veloce, se non globalizziamo la cura, non ne usciremo”.
Le risposte devono essere globali e soprattutto agite a livello locale, per questo come Caritas Lodigiana ci siamo attivati sin dall’inizio della pandemia per tenere alta l’attenzione sui nostri fratelli più emarginati, perché è da loro che spesso arrivano le risposte più preziose sul bene della comunità.

Terminiamo rilanciando ancora l’iniziativa del Comune di Lodi il prossimo giovedì 26 agosto e sabato 4 settembre (in Piazza a Lodi) grazie all’Unità Mobile di Vaccinazione AREU (Agenzia Regionale Emergenza Urgenza): una campagna rivolta agli over60 non ancora immunizzati e agli adolescenti.

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