A Corno Giovine i componenti della Comunità Laudato Si’ sono soddisfatti della buona riuscita della loro prima iniziativa pubblica. Alle circa venticinque persone presenti alla Passeggiata della Biodiversità sono stati presentati diversi temi e tutti i presenti hanno dimostrato interesse e partecipazione. Mentre si percorreva insieme il tratto di ciclabile che va da Via Vittorio Veneto al Gandiolo, passando per la Fornace, abbiamo parlato innanzitutto del Cantico delle Creature di San Francesco, sottolineandone il grande valore. Si tratta del primo testo letterario in volgare italiano, composto da Francesco intorno al 1224: in questo bellissimo componimento, Francesco, illuminato dalla fede, ci parla già della biodiversità quando a proposito del nostro pianeta dice
“Sorella nostra madre terra, la quale ci sostenta e ci governa e produce diversi frutti, con coloriti fiori ed erba”.
È stato evidenziato con vari esempi come tutta la vita sulla terra si sia sviluppata con innumerevoli forme e come tutte questi organismi viventi siano in relazione gli uni con gli altri. L’arrivo dell’uomo nella forma evolutiva di homo sapiens si fa risalire a circa 200.000 anni fa e questo evento diventa particolarmente impattante per il successivo sviluppo della vita
sulla terra.
A conclusione della chiacchierata, si è parlato dell’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco. Il bel messaggio del Papa è stato esposto in questi
termini: “Sta ora a noi donne e uomini dotati di ragione e di coscienza, renderci conto della meraviglia del creato e considerare quanto sia prezioso il dono della vita. Siamo tutti chiamati a riscoprire il nostro senso di responsabilità nei confronti del pianeta e di tutti i suoi abitanti, con un’attenzione particolare ai poveri. Tutti dovremmo analizzare criticamente i nostri comportamenti individuali e collettivi e insieme cercare la soluzione al più grande problema attuale dell’uomo: riuscire a garantire a tutta l’umanità, a tutte le generazioni presenti e anche a quelle future, una vita dignitosa e sostenibile dal nostro pianeta. Al posto di continuare a depredare e distruggere le risorse del pianeta le nazioni dovrebbero rinunciare alla corsa agli armamenti, dirottando le risorse economiche e umane verso la ricerca, lo sviluppo, l’istruzione, la sanità e cercando di creare lavoro dignitoso per tutti”.
Infine si sono esaminato attentamente le piante e gli animali presenti sul territorio, pianificando interventi di manutenzione conservativa.
Paolo Belloni, Corno Giovine 06 giugno 2021
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