C’era una volta un re

28 Gennaio 2017

DALLE AULE AL PALCO

Giovedì 26 gennaio 2017, alle ore 21, presso il Teatro dell’oratorio San Fereolo (viale Pavia – Lodi) si è tenuta una pregevole iniziativa i cui protagonisti sono stati i richiedenti asilo ospiti nelle strutture di accoglienza di Caritas Lodigiana.

Locandina dello spettacolo "C'era una volta un re"

Locandina dello spettacolo “C’era una volta un re”

LA TRAMA DELLA STORIA

C’era una volta un re che aveva sette mogli. Ma il re era triste, poiché non aveva figli. La settima moglie, Oghissò, era povera. Un uomo magico, Osagie, il dottore del villaggio, ha dato una medicina al re: una polvere bianca con dentro un chicco di pepe. E ha detto: “Mettete la polvere dentro il cibo. Chi mangerà il chicco di pepe, avrà un figlio”. Le sei moglie cucinano il pounded yam. Ma…

UNA STORIA NIGERIANA

Le persone migranti e ospitate nelle parrocchie e nelle comunità della diocesi di Lodi coordinate da Caritas Lodigiana vengono da tantissimi Paesi dell’Africa nera, del Corno d’Africa e del Nord Africa, oltre che da Bangladesh e Pakistan. La storia nigeriana è stata scelta dalle insegnanti come strumento di apprendimento della lingua italiana. Questa storia è profondamente evocativa, parla di tradizioni locali, maternità e prole. Figli avvertiti come proseguimento di sé e mai programmati, lontano dalle logiche di un “controllo anagrafico”, spontanei e dono per l’intera comunità. Significativo come l’unica canzone in lingua igbo che i ragazzi hanno scelto proponendo la figura della madre, unica autentica figura sempre legittimata e difesa. Emblema di Virtù. Attraverso questa storia noi insegnanti abbiamo cercato di dare loro la possibilità di parlare di sé.

CHE COS’E’ LA SCUOLA DI LINGUA ITALIANA DI CARITAS LODIGIANA

Sono lezioni che si tengono dal lunedì al giovedì, dalle 9 alle 12, presso l’oratorio di San Lorenzo in Lodi. Gli alunni sono ragazzi e ragazze, uomini e donne, ospitate con il coordinamento di Caritas. Sono suddivisi in tre classi, nelle quali si avvicendano le tre insegnanti. La scuola non rilascia certificazioni. Ma alcuni alunni il pomeriggio frequentano le lezioni legate al Centro provinciale istruzione adulti di Lodi, anche nelle sedi di Sant’Angelo, Casalpusterlengo e Codogno. La parrocchia di San Lorenzo assicura, oltre all’ospitalità, un servizio di volontariato per il baby–sitting così da permettere alle mamme di partecipare alle lezioni. Quando non sono presenti le volontarie, mariti e mogli si avvicendano con i bambini.

QUALE METODO?

Subito dal mese di ottobre, ogni giovedì, le insegnanti hanno scelto la storia di Oghissò per sperimentare il metodo narrativo come strumento di apprendimento della lingua italiana.Dopo aver semplificato il testo autentico in base al livello di conoscenza dell’italiano degli ospiti, si procede per associazioni parole-gesto. Ogni sintagma viene associato ad un gesto o ad un’immagine, in modo che gli alunni possano ripetere anche quelle parole che in quel momento non conoscono ancora. La ripetizione corale, passo per passo, avvertita come un gioco, ha permesso di avere rimandi concreti. Questo ha agevolato anche il lavoro in classe. In occasione della Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato la storia è stata tramutata in rappresentazione per il teatro. Un lavoro che ha ulteriormente stimolato a rispettare tempi, pronuncia, articolazione delle parole. Il canto, la musica, la danza e la manipolazione della materia attraverso la costruzione degli oggetti di scena hanno rivelato altre competenze trasversali.

Vi lasciamo con un saluto ed un augurio:

Every thing na dobu dobu – Il bene verrà raddoppiato

 

Per ulteriori informazioni scrivete a: rifugiati.caritas@diocesi.lodi.it

Oghisso-1-18
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Image Credits: Caritas Lodigiana


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