Un’identità forte e una visione chiara d’Europa

16 Marzo 2017

Il trattato di Roma

Il Trattato di Roma è stato firmato il 25 Marzo 1957: nonostante si trattasse di un documento tecnico e poco rivoluzionario, parte di un lungo processo iniziato dopo la seconda guerra mondiale, ha assunto un valore simbolico, in quanto momento fondante del progetto europeo; è infatti nella natura umana ricercare momenti simbolici, che diano senso alla nostra vita personale, familiare e sociale.

L’impegno di Caritas

Anche Caritas Lodigiana ha pensato di dedicare questo focus sull’Europa, in occasione del 60esimo anniversario del Trattato di Roma, e ha pensato di farlo dando risalto all’impegno quotidiano di Caritas in questo progetto unitario.

Caritas, intesa come espressione genuina della diaconia della Chiesa cattolica, è stata stabilita in molti paesi ben prima del Trattato di Roma: Caritas è quindi sempre stata lì, vicino ai poveri e ai vulnerabili, e già questo – l’invisibile servizio di fraternità di centinaia di migliaia di volontari e impiegati verso gli esclusi, i dimenticati, i negletti – costituisce un grande contributo alla storia d’Europa. Nel nuovo millennio, in particolare grazie a Caritas Europa, si è iniziata un’azione sistematica di advocacy presso le istituzioni europee, sopratutto grazie ad una visione chiara dell’Europa.

Una chiara visione europea

Le società in Europa  vivono in un ambiente di pace, libertà e solidarietà, dove i diritti umani e sociali sono rispettati in maniera piena e dove ogni persona, famiglia e comunità ha la possibilità e la responsabilità del suo proprio sviluppo.

L’Europa difende una comunità di valori dove, con profondo rispetto delle diversità, le persone vivono e interagiscono in uno spirito di mutuo servizio, per costruire una casa comune europea che poggia sulla sacralità della persona umana, che si prende cura, difende e protegge ogni uomo e ogni donna. Esiste, in Europa, una comprensione reale e una pratica della coesione sociale tra Nord e Sud, Est e Ovest.

La voce dei poveri

La voce dei poveri e delle organizzazioni che ne difendono gli interessi è ascoltata con attenzione, il che contribuisce alla creazione di una società più inclusiva. Una società civile forte partecipa pienamente in un dialogo riconosciuto con le istituzioni e il mondo economico.

La Chiesa in Europa – e lo stesso vale per la Caritas – in uno spirito di rinnovato ecumenismo Cristiano e in dialogo con le altre religioni, ama, serve e accompagna la società come punto di incontro e di dialogo per tutte le persone di buona volontà. Un’economia più umana reduce le diseguaglianze, previene lo sfruttamento e offer un’occupazione a tutti. L’integrazione dei migrant è basata sul dialogo e su diritti e responsabilità condivise. Lo Stato garantisce la protezione sociale per tutti, in particular modo ai più deboli.

L’Europa è una società aperta al mondo e in dialogo costante con le altre regioni del mondo.L’Europa si prende cura della casa comune che è il mondo e si assume una responsabilità condivisa per il mondo, rimanendo pronta e reattiva in caso di crisi umanitarie, contribuendo allo sviluppo sostenibile dei popoli e delle comunità in altre parti del mondo, in partenariato con gli attori locali.

 

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Image Credits: George Pachantouris


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