Lo scorso 20 marzo, presso il Vescovile di Lodi, si è tenuto il primo incontro del neo direttore Caritas Carlo Bosatra e del suo collaboratore Don Mario Bonfanti con i referenti delle Caritas parrocchiali, i referenti dell’ascolto e della distribuzione. La partecipazione è stata numerosa e ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato.
Restituiamo
al Signore Dio altissimo e sommo tutti i beni
e riconosciamo che tutti i beni sono suoi
e di tutti rendiamo grazie a lui,
dal quale procede ogni bene.
E lo stesso altissimo e sommo, solo vero Dio abbia,
e gli siano resi ed egli stesso riceva
tutti gli onori e la reverenza,
tutte le lodi e le benedizioni,
ogni rendimento di grazia e ogni gloria,
poiché suo è ogni bene ed egli solo è buono.
(RnB XVII,17-18: FF 49)
Carissimi tutti, con queste parole di S. Francesco vi porgo il mio saluto e vi do il benvenuto a questo incontro che mi concede di incontrarvi tutti insieme per la prima volta, e mi permette di “dare il via” al tratto di strada che mi consentirà , come direttore della Caritas Lodigiana, di condividere e percorrere unitamente a voi il servizio ai nostri fratelli in difficoltà per le più svariate ragioni, nella consapevolezza che, oggi più che mai, il nuovo nome da dare alla povertà è condivisione!
Ciò che siamo chiamati a condividere non è nostro, ma è un dono da custodire e da far circolare, tutto per un unico obiettivo: il bene comune!
Parliamo allora di fare rete, che significa parlare di integrazione dei carismi e l’integrazione si traduce concretamente nella scelta del fare insieme: essa (la rete) ispira a collaborare, a condividere, a preparare la strada a rapporti regolati da un comune senso di responsabilità. Questa via apre il campo a nuove strategie, nuovi stili, nuovi atteggiamenti.
Fare insieme vuole dire, infatti, impostare il lavoro non sul genio solitario di un individuo, ma sulla collaborazione dei carismi. Fare rete per valorizzare i doni di tutti e non tralasciare l’irripetibile unicità di ciascuno.
Per concludere vorrei rinfrescare insieme a voi, per fare nostri, i 4 principi dell’Evangelii Gaudium:
1 punto: Il tempo è superiore allo spazio
siamo chiamati a dar vita ad una nuova progettualità, dove il problema non sono gli spazi di potere ma il rimettere al centro la persona superando la mentalità funzionalistica e assistenzialistica che punta tutto sui risultati immediati
2 Punto: La realtà è più importante dell’idea
Troppo spesso le nostre bellissime progettazioni rispondono a domande non espresse o sono frutto solo delle nostre riunioni a tavolino. Il povero ha un volto ed una voce e la logica dell’incarnazione ci chiede di farci a lui prossimi per incontrare innanzitutto la realtà concreta con rispetto ed umiltà
3 punto: Il tutto è superiore alla parte
Quale è il bene più grande? La comunione! La sfida da raccogliere è quella della collaborazione, del fare insieme, dell’unire le risorse anziché tirare la coperta, per abituare i nostri occhi e i nostri cuori ad orizzonti sempre più grandi
4 punto: L’unità prevale sul conflitto e sulla diversità
La comunione e la solidarietà ci richiama l’importanza di stare con maturità dentro i nostri ambienti, imparando a risolvere e a gestire quella tensione che abita ognuno di noi e che sovente ci allontana o ci chiude. L’incontro con l’altro, diverso da me, diviene allora ricchezza e scommessa sul futuro.
Nel ringraziarvi per la vostra nutrita presenza, auguro a tutti noi buon lavoro e buon servizio insieme.
Maria Santissima nostra Madre ci accompagni e ci protegga ora e sempre.
Durante la serata abbiamo presentato il Progetto Comunità Energetiche, finanziato dal Bando “Doniamo Energia” della Fondazione Cariplo e Banco dell’energia onlus, realtà non profit promossa da A2A, Fondazione AEM e Fondazione ASM. Il bando Doniamo Energia è nato con l’obiettivo di alleviare e contrastare le nuove povertà e la vulnerabilità sociale, tramite interventi in grado di intercettare precocemente le persone e le famiglie fragili e favorire la loro riattivazione attraverso misure personalizzate.
Durante la serata è stato inoltre presentata la Bacheca digitale, consultabile al sito web di riferimento: rigeneraLO.it.
Altro progetto, già avviato su Lodi ma con la volontà di estenderlo anche ad altre realtà del territorio, è stato il Farmaco Sospeso. Un progetto che nasce per rispondere a un crescente bisogno che si rileva nella popolazione indigente e/o gravemente emarginata. L’acquisto di farmaci di fascia C (che non sono mutuabili, ma includono farmaci indispensabili, come antidolorifici, colliri, pomate…) è difficile per tante persone, che non riescono più a coprire la spesa. Per tanti il rischio è di non potersi curare adeguatamente.
Work in progress…
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