A fronte dell’esperienza almeno ventennale maturata dalle parrocchie nella distribuzione di aiuti materiali alle persone e famiglie in difficoltà (pacchi alimentari, vestiti, aiuti economici tramite il Fondo di Solidarietà Diocesano, …), l’aumento delle situazioni di multi problematicità richiede una continua crescita delle competenze dei centri e dei referenti per l’ascolto delle Caritas parrocchiali.
A questo proposito da gennaio 2016, con il contributo della Fondazione Comunitaria di Lodi, ha preso il via “Ti ascolto bene”, progetto per la promozione di un sistema diocesano integrato per l’ascolto (URCA = Una rete che ascolta), per la formazione e l’accompagnamento dei Centri Parrocchiali d’Ascolto Caritas (CPAC) che si stanno sviluppando in tutto il Lodigiano.
Il progetto ha previsto un’équipe di 2 operatori per supportare, soprattutto a domicilio, i cda esistenti o di nuova costituzione, con l’offerta di modalità operative comuni e nuovi strumenti tecnici per la gestione sicura dei dati di ascolto.
L’attività del progetto si è concretizzata in 2 azioni-obiettivi principali:
Riguardo al primo obiettivo, gli aspetti più rilevanti e impegnativi affrontati sono stati:
Riguardo al secondo obiettivo, l’attenzione è stata rivolta soprattutto a:
La situazione attuale della diocesi:
parrocchie 123
Unità caritative (*) 82
Centri Parrocchiali di Ascolto** attivi in rete URCA 72
Centri Parrocchiali di Ascolto iscritti al sistema informatico 48
(*) NB per unità caritative si intendono parrocchie che condividono medesimo parroco ovvero parrocchie con più parroci che hanno avviato coordinamento delle attività caritas
(**) I Centri Parrocchiali di Ascolto normalmente fanno riferimento ad una unità caritativa
Tra gennaio 2016 e gennaio 2017 l’equipe del progetto ha visitato e/o supportato 38 unità caritative:
Balbiano e Colturano; Borgo San Giovanni; Brembio; Casalmaiocco; Casalpusterlengo-Cappuccini; Casalpusterlengo SS. Bartolomeo con Vittadone; Caselle Landi e Meleti; Caselle Lurani; Castiglione d’Adda; Cavacurta e Camairago; Cavenago ; Cerro Riozzo Mairano; Cervignano d’Adda; Codogno S. Giov. Bosco; Fombio; Lodi – S. Bernardo; Lodi S. Maria Addolorata/borgo maddalena; Lodi S. Maria Assunta; Lodi San Fereolo; Lodi San Gualtero; Lodi San Lorenzo; Lodivecchio; Massalengo; Miradolo; Mulazzano; Muzza di Cornegliano; Nosadello e Gradella; Paullo; Pieve Fissiraga; Postino Dovera Crespiatica; Quartiano di Mulazzano; San Colombano; San Martino in strada; San Zenone; Sant’Angelo Lod. Maria M. Chiesa Maiano; Secugnago; Tavazzano; Turano Melegnanello;
Dal 2015 al 2016 abbiamo registrato un aumento del 76% di persone e nuclei famigliari in difficoltà registrati e monitorati (da 1712 a 2264 casi).
L’obiettivo naturalmente non è solo quantitativo. Ci ripromettiamo di migliorare costantemente la rilevazione dei bisogni registrati, nonché delle richieste di aiuto raccolte e soddisfatte.
Le attività del progetto proseguiranno ancora certamente fio al 2018 e si ricollegano al lavoro di messa in rete ed integrazione dei servizi alla persona della Provincia di Lodi, sviluppato dall’Ufficio di Piano e da altri soggetti del terzo settore.
Tutto ciò per dotare il territorio di risposte sempre più adeguate alle domande di aiuto intercettate.
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