fonte: Caritas Italiana
Si celebra in tutto il mondo oggi il secondo “International Day of Charity”, istituito dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel dicembre 2012, con la risoluzione A/RES/67/105, che afferma come “la carità può contribuire alla promozione del dialogo tra persone di diverse culture e religioni, come pure la solidarietà e la comprensione reciproca”.
La data scelta commemora l’anniversario della scomparsa nel 1997 di Madre Teresa di Calcutta, Premio Nobel per la Pace nel 1979, «la cui vita e le opere buone per alcuni dei più poveri e più vulnerabili membri della famiglia umana sono un’ispirazione e un esempio enorme», ricorda il Segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon nel suo messaggio per la Giornata. Nell’occasione le Nazioni Unite invitano tutti gli Stati membri, le organizzazioni internazionali e regionali e la società civile a celebrare questa Giornata in maniera appropriata, incoraggiando gesti di carità e di beneficenza, attraverso l’educazione e attività di promozione e sensibilizzazione.
«L’anno scorso è stata una sorpresa che le Nazioni Unite abbiano deciso di fare del 5 settembre la Giornata mondiale della Carità», dice Michel Roy, Segretario generale di Caritas Internationalis. «Questa parola “carità” – prosegue – non si usa tanto nei circoli internazionali, ma è molto bello che abbiano pensato che questo valore, che richiama comunemente la solidarietà, sia promosso nel mondo civile». «Come Caritas Internationalis proprio in questi giorni siamo giunti a metà della nostra campagna internazionale “One human family. Food for all” contro la fame e per il diritto al cibo. Ribadiamo come sia veramente uno scandalo che tanta gente nel mondo, più di 800 milioni, soffra la fame quando si produce abbastanza cibo per tutti», ricorda Roy. «Nel mese di ottobre – conclude il Segretario di Caritas Internationalis – promuoveremo una settimana di azione comune Caritas legata in modo particolare al 16 ottobre, Giornata mondiale del cibo, con la quale voglia sottolineare ed accompagnare questo attenzione a produrre più cibo, a non farne spreco e a mangiare meglio».
Per il Direttore di Caritas Italiana, don Francesco Soddu: «Ogni iniziativa di carità deve partire in primis dalla relazione e dall’incontro con l’altro, riconoscendoci tutti parte di una sola famiglia umana, come ricorda anche il messaggio centrale della campagna in corso di Caritas Internationalis, a cui in Italia si è voluto aggiungere una sottolineatura relativa al necessario impegno personale, comunitario e di cittadini: ‘È compito nostro!’». «Questa Campagna – ricorda don Soddu – rappresenta già oggi un’ulteriore occasione di impegno significativo, con cui una parte consistente del mondo ecclesiale italiano vuole testimoniare la propria presenza all’interno di un percorso ampio ed articolato, che troverà tra le altre cose nella prossima EXPO 2015 di Milano dedicata a “Nutrire il pianeta, energia per la vita” una tappa particolarmente significativa». «La sfida è innanzitutto educativa e culturale e poi certo anche politica o meglio di politiche, come ci ricorda Papa Francesco nella recente Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium», conclude il Direttore di Caritas Italiana.
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