È stato un convegno partecipato quello di sabato scorso: più di cinquanta volontari delle Caritas parrocchiali hanno seguito con interesse l’intervento di Suor Mabel, vice direttrice della Caritas di Pavia. Andare oltre, vedere l’Altro: la novità del Vangelo è stato il titolo del Convegno, segno della volontà di andare oltre, di proseguire il cammino ripreso dopo la pandemia con il Convegno dell’anno scorso (Ripartiamo, insieme sulla via).
Suor Mabel (sfruttando un termine tedesco – Augenhöhe – lingua che ha imparato grazie alla sua esperienza missionaria a Berlino) è stata di porsi alla “stessa altezza degli occhi“: un’occasione per guardarsi, uno di fronte all’altro e cogliere il mistero: “Ogni cosa può essere vista due volte: come fatto e come mistero” (H. U. von Balthasar). È l’amore che ci permette di cogliere nell’Altro un mistero: è questo il dono-compito (sempre sfruttando la lingua tedesca: Gabe–Aufgabe) a cui siamo chiamati, in particolare nell’operato come volontari e operatori Caritas.
L’incontro con l’Altro, come spesso accade nei centri d’ascolto Caritas, è un incontro con la fragilità, da non confondere con la vulnerabilità. Secondo l’esempio di Suor Mabel: un bicchiere di cristallo è estremamente fragile, ma non per questo meno bello. Ciò che rende quella fragilità un problema sono le condizioni ambientali, così la fragilità diventa vulnerabilità. Il richiamo a tutti i volontari è stato quello di occuparsi delle vulnerabilità degli ospiti che si accolgono ancor prima delle fragilità.
Suor Mabel – laureata in America in psicologia – ci ha fornito anche tre suggerimenti, presi a prestito dal pensiero di Carl Rogers (1902 – 1987, è stato uno psicologo statunitense, fondatore della Psicoterapia Centrata sulla persona), per le nostre relazioni di “cura”: la non direttività, l’empatia e l’accettazione incondizionata. Un compito, quindi un dono, che dice la nostra vocazione di volontari e operatori Caritas all’ascolto dell’Altro come mistero.
Dopo la preghiera iniziale di don Vincenzo Giavazzi ha introdotto i lavori il direttore della Caritas Lodigiana, Carlo Bosatra, a cui sono seguiti i saluti del Vicario Generale, Mons. Bassiano Uggè. Al termine della mattinata è stata presentata a tutti i volontari Chiara Galmozzi, nel suo nuovo ruolo di referente dell’Area Promozione Caritas e volontariato, chiamata a sviluppare sempre di più la rete delle Caritas parrocchiali (ad oggi 83 su 123 parrocchie della Diocesi), uno dei mandati più importanti – a livello pastorale – di Caritas.
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