Gli angeli dei nostri tempi

“Gli angeli dei nostri tempi sono tutti coloro che si interessano agli altri prima di interessarsi a se stessi”
Wim Wenders

Sono le 19.30, sono appena uscita di casa per andare ad una cena – l’ultima fuori prima dell’ennesimo lockdown – quando, su Whatsapp, mi arriva una foto accompagnata da questa frase: “Chiusura turno!!! Buona serata!!”. Mi emoziono un po’ vedendo questa immagine, i miei volontari storici, quelli che in questi anni non hanno mai fatto mancare la loro presenza, ci sono stati anche questa volta.
Li chiamo, e mentre con la voce un po’ spezzata li ringrazio per l’infinito aiuto che ogni volta mi regalano, ancora una volta riescono a stupirmi: “È andata bene!! Tantissimi hanno donato e abbiamo raccolto molto. GRAZIE perché ci fai sentire utili”.

Proprio loro che anche in mezzo ad una pandemia non si sono tirati indietro, pur essendo considerati fascia a rischio, ringraziano me per avergli dato la possibilità di esserci. Parlo con tutti, singolarmente, e sento la sincera gioia con cui hanno vissuto queste 4 ore insieme.
Ma Fabrizio, Flavio e Bruno, che vedete in foto, non sono i soli.

La raccolta quel giorno l’hanno aperta Teresa e la sua nipotina di 10 anni Emma. Sono con loro all’avvio di giornata e non posso non sorridere di fronte ad Emma che sistema le borse da consegnare per la donazione e, di fronte al primo diniego, dice spontanea: “Cominciamo bene!!”. Teresa mi racconta che questa è già la sua terza raccolta e che, dopo la prima, guai a mancare! Ci tiene!! Le piace accompagnare la nonna, volontaria della Caritas parrocchiale di Massalengo, e come mi spiega Teresa la sua presenza aiuta. Di fronte ad una bambina con la pettorina Caritas che ti porge un sacchetto come si fa a dire di no?

A dar loro il cambio sono Manuela, Olivia, Santa e Marzia. Anche loro arrivano dalla Parrocchia di Massalengo e insieme hanno coperto il turno dalle 11.00 alle 13.00, poi bisogna scappare a preparare il pranzo per la famiglia. Anche loro, come Flavio, Bruno e Fabrizio sanno che l’unione fa la forza ed essere in tante aiuta a darsi la carica giusta per avvicinare altri all’iniziativa.

Infine Margherita, volontaria della Caritas di Miradolo che insieme al marito Enrico coprono il turno della pausa pranzo, quello che in pochi amano fare. Lei c’è sempre stata, ad ogni raccolta, insieme alle altre volontarie della Parrocchia, ma quest’anno di fronte all’impossibilità delle altre di partecipare, visto il periodo e i problemi di salute, ha coinvolto suo marito perché non voleva rinunciare.
E loro sono solo alcuni dei tantissimi volontari che in tutti questi anni hanno dedicato il loro tempo alla Caritas. Volontari parrocchiali ma anche catechisti con i loro ragazzi, alcuni sacerdoti e persino insegnanti che partecipano alle raccolte insieme ai loro studenti. Per me, che ormai mi occupo di questo da quasi quattro anni, è sempre un’emozione vedere le foto sorridenti nelle loro magliette Caritas che mi spediscono dai supermercati, ma forse sono io che dovrei smetterla di stupirmi per l’energia che emanano. I volontari Caritas sono così. Felici di trascorrere un sabato a coinvolgere il prossimo per i più fragili.

E in questo anno particolare, in cui tutti abbiamo sperimentato la paura, in cui abbiamo capito cosa significa non poter stare vicino ai nostri affetti o a tutti coloro che hanno o stanno soffrendo; di fronte a tutto ciò che potevamo perdere e che molti, purtroppo, hanno perso, io ho visto ancora più chiaramente quanto queste persone siano speciali.
E in mezzo ad un periodo buio, in cui tutto sembrava insopportabile, ho trovato uno scorcio di autentica bellezza che mi ha permesso di capire, ancora più chiaramente di quanto non sapessi già, quanto preziosi siano, per Caritas, i volontari.

Erica Galletta

Si ringrazia la Coop di Lodi per la raccolta alimentare “Dona la Spesa” del 17 ottobre 2020

• Condividi: