Il Ramadan alla Mensa diocesana

12 Maggio 2021

Come ogni anno uno dei mesi del calendario islamico è il Ramadan. Nel 2021 è composto da 30 giorni, iniziato il 12 aprile e che termina oggi, 12 maggio. In questo mese i nostri fratelli musulmani hanno seguito alcune particolari regole che, secondo la loro religione, permettono loro, se osservate, di ottenere la vicinanza a Dio. Alcune di queste regole abbiamo imparato a conoscerle anche noi, una su tutte: il digiuno di cibo e liquidi. Forse meno conosciuti ma ci sono anche il divieto di fumare, dall’alba al tramonto e, oltre alle cinque preghiere giornaliere consuete, se ne aggiunge una notturna.

Uno degli altri 5 Pilastri fondamentali della religione islamica è il Zakàt (carità). Questo precetto, che ci avvicina molto alla nostra sensibilità, si compie in due occasioni: la prima durante il mese santo, mentre la seconda, durante tutto l’anno e consiste nel dare il 2,5% del proprio patrimonio o a una persona o ad un ente che devolverà quanto avuto in beneficenza.

L’associazione sociale e culturale Al Rahma, con sede a Lodi in via Borgo Adda, 33 che dal 2014 propone molte iniziative rivolte ai cittadini di Lodi e provincia, ha sentito l’esigenza di intervenire il questo periodo drammatico mondiale e di ovviare all’impossibilità di offrire una cena agli amici e parenti – come in genere è consuetudine alla sera del mese di Ramadan – con le consegne a domicilio di pasti per rompere il digiuno o la cena per chi non digiuna. Ogni sera i pasti vengono portati in diversi posti: ad alcune accoglienze di minori non accompagnati, a singole persone segnalate come bisognosi e quest’anno anche alla Mensa diocesana.

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Le fotografie riguardano la consegna dei 35 pasti alla Mensa diocesana che è avvenuta sabato scorso. Ogni sabato sera durante il Ramadan i volontari di Al Rahma hanno portato 35 pasti composti da riso, verdura e carne. Questo cibo è stato molto gradito agli ospiti della mensa anche perché ha proposto un’alternativa “etnica” ai sapori dei cibi italiani che solitamente vengono serviti. Il cibo è stato cucinato dalle famiglie dell’associazione e da un ristorante di via Lodino.

Nino Bonaldi, volontario alla Mensa diocesana

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