Carta dei valori dei volontari Caritas

Introduzione

“Per quanto riguarda il servizio che le persone svolgono per i sofferenti, occorre innanzitutto la competenza professionale: i soccorritori devono essere formati in modo da saper fare la cosa giusta nel modo giusto, assumendo poi l’impegno del proseguimento della cura. La competenza professionale è una prima fondamentale necessità, ma da sola non basta. Si tratta, infatti, di esseri umani, e gli esseri umani necessitano sempre di qualcosa in più di una cura solo tecnicamente corretta. Hanno bisogno di umanità. Hanno bisogno dell’attenzione del cuore [1]”. (dal CODICE DI CONDOTTA DELLA CARITAS LODIGIANA [2])

Valori, condotta, etica

Il volontario all’interno dei servizi Caritas è un testimone e un animatore di carità, chiamato a vivere la propria esperienza in modo coerente con i valori e i principi che fondano l’agire CARITAS:

  • primato dell’essere sul fare e quindi del dono sull’efficientismo
  • primato della funzione pedagogica sull’assistenzialismo
  • centralità della relazione di aiuto come percorso di promozione umana
  • la valorizzazione della condivisione che porta a operare nel servizio non a senso unico, sviluppando un costante “dare e ricevere” reciproci
  • la scelta preferenziale dei poveri come opzione esistenziale
  • il riconoscimento del ruolo dei segni di servizio che sono impegnati a lanciare semi che dovranno poi essere curati da tutta la comunità del territorio perché possano germogliare e crescere per dare frutti
  • la prospettiva del principio di sussidiarietà rispetto alle istituzioni del territorio, perché non vi siano deleghe per la soluzione a medio-lungo termine delle emergenze sociali, nuove o strutturali.

I volontari sono tenuti a conoscere i fini e gli obiettivi del servizio in cui operano. Essi partecipano, secondo le loro possibilità, alla vita e alla gestione del servizio nel pieno rispetto delle regole stabilite e delle responsabilità assegnate.

I volontari svolgono i loro compiti coordinandosi sempre con i responsabili dei servizi, imparando a lavorare in équipe, accettando la verifica costante del proprio operato, non prendendo in autonomia scelte di aiuto e di assistenza.

I volontari collaborano con gli altri volontari, partecipano attivamente alla vita del servizio, agiscono nello spirito di un indispensabile lavoro di gruppo e non come dei battitori liberi.

I volontari esercitano la relazione di aiuto attraverso una logica di accompagnamento auto-promuovente facendosi disponibili ad affiancare l’altro senza volerlo condizionare o sostituirvisi.

I volontari valorizzano la capacità di ciascuno ad essere attivo e responsabile protagonista della propria storia.

I volontari si impegnano a formarsi con costanza e serietà, consapevoli delle responsabilità che si assumono soprattutto nei confronti dei destinatari diretti dei loro interventi, partecipando obbligatoriamente alla formazione proposta.

I volontari riconoscono, rispettano e difendono la dignità delle persone che incontrano, senza distinzioni di età, sesso, razza, religione, nazionalità, ideologia o censo, e si impegnano a mantenere una totale riservatezza rispetto alle informazioni ed alle situazioni di cui vengono a conoscenza.


[1]                      Deus Caritas Est, n. 31a

[2] Il codice di condotta del personale e dei volontari della Caritas può essere scaricato dal sito della Caritas Lodigiana: https://caritas.diocesi.lodi.it/homepage/chi-siamo/


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