Bilancio sociale 2017

28 Maggio 2018

Siamo chiamati, pertanto, a tendere la mano ai poveri, ad incontrarli, a guardarli negli occhi, ad abbracciarli, per far sentire loro il calore dell’amore che spezza il cerchio della solitudine. La loro mano tesa verso di noi è anche un invito ad uscire dalle nostre certezze e comodità, e a riconoscere il valore che la povertà in sé stessa costituisce.

(dal MESSAGGIO di Papa Francesco per la Prima Giornata Mondiale dei Poveri)

Il cammino

Viaggiare porta a fissare immagini. Per noi, pellegrini che seguono un cammino le cui tracce sono quelle di un uomo che vive per strada, significa assumere volti. Dentro queste pagine vorremmo raccontarvi gli sguardi di chi stiamo incontrando in Caritas. Vorremmo invitarvi alla lettura sperando di avvicinarvi ai servizi che queste cifre racconteranno laddove i volti si vedono realmente.

Leggerete dunque delle cifre che fanno il bilancio di un viaggio che non ha i tratti pericolosi di chi ha attraversato mari, ma la ferma determinazione di chi vuole provare ad essere “una chiesa accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade, evitando di ammalarsi di chiusura o comodità per essersi aggrappati alle proprie sicurezze”.

Bilanci di un viaggio che non ha i tratti disperati di chi ha visto la propria esistenza ferita da violenza e prevaricazione, ma la ferma speranza di provare ad essere “una chiesa ospedale da campo dopo una battaglia, preoccupata di curare ferite”.

Nessuna presunzione di poterci riuscire, anzi la sincera umiltà di chi pensa di non aver fatto abbastanza: soprattutto per promuovere una cultura che non scarta, non respinge, non evita i volti degli umani, ma piuttosto si sente in dovere di includere anche quelli che sono più pesantemente segnati dai dolori dell’ingiustizie.

Promuovere, servire, esplorare

Promuovere è il primo verbo che guida il nostro cammino. Promuovere più fraternità, più solidarietà, maggiore attenzione nello sguardo… è il compito che ci siamo assegnati con la sensibilizzazione delle nostre comunità e la formazione verso chi spende tempo per gli altri.

Il secondo verbo è servire: il nostro camminare non può che avere l’obiettivo di aiutare le persone a camminare, piuttosto che lasciarle ferme e sedute nelle loro difficoltà. Raccontare gli ascolti, gli incontri, gli interventi di prossimità che stiamo cercando di vivere sempre più in termini progettuali, e non solo assistenziali.

Il terzo verbo è esplorare. Vorremmo invitare la comunità a scoprire le persone più nascoste nelle nostre società, gli ultimi, i poveri, chi è emarginato. Scoprire possibilità di attivarsi in molteplici forme per essere segno di un’alternativa di vita, in cui al centro ci sia la condivisione e il reciproco riconoscimento.

Scoprire nuovi mondi, perché la bellezza dell’esistenza ha i tratti colorati della convivenza delle culture, piuttosto che la monotonia grigiastra di un’identità monolitica.

Il racconto passa anche dal volto di qualche giovane che ha esplorato, servito, promosso; dai numeri dei servizi e dai contributi che riceviamo per mantenerli. Col bilancio esprimiamo un GRAZIE a chi ha percorso il viaggio insieme a noi, per il tempo dedicato, per avere accettato di lasciarsi toccare dalle difficoltà vissute: sono state per noi la ricchezza più grande che potessimo ricevere.

Clicca sul Bilancio e leggilo con comodo dal tuo device.

Bilancio sociale  Anno 2017

A questa pagina trovi gli altri bilanci.

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