Servizio Civile: la testimonianza di Marco
- 16 Gennaio 2023
Ho scelto il Servizio Civile in casa san Giuseppe principalmente perché avevo voglia di fare un’esperienza di servizio. Premetto che la mia esperienza come educatore scout e mie studi nel sociale mi hanno aiuto in questo senso, ho infatti scelto la Caritas poiché mi era già capitato in precedenza di fare volontariato presso di loro, ma ho voluto utilizzare questo anno per immergermi in maniera più immersiva in una tematica che già conoscevo e che avevo voglia di approfondire. Il servizio civile mi ha dato quindi l’opportunità di conoscere da vicino le attività che la Caritas svolge nel nostro territorio per chi ha più bisogno, permettendomi di mettermi in gioco per aiutare concretamente gli altri: non in modo solidaristico, ma piuttosto mi ha aiutato prendere consapevolezza che le persone che si rivolgono tutti i giorni alla Casa San Giuseppe [n.d.r. sede del Servizio Civile anche per il bando 2023] e a i servizi connessi (come la mensa) facciano parte del tessuto sociale del nostro territorio pur non avendo una dimora in senso stretto, e in quanto tali abbiano il diritto di poterlo vivere e di essere ascoltati e sentirsi parte di esso.
Marco durante una delle attività con gli ospiti di Casa San Giuseppe
A livello personale, durante questo periodo ho approfondito molti aspetti del mio essere: l’auto controllo e il fatto di essere paziente e ascoltare gli altri senza giudicare le loro scelte che è forse la cosa più importante che mi porto a casa. Sono convinto che questa esperienza mi abbia aiutato a essere più consapevole della realtà che vivo tutti i giorni, a informarmi di più sulle cose che vedo, a non lasciare agli altri la responsabilità dei problemi che ci sono.
Mi ha fatto capire che io posso contribuire nel mio piccolo a cambiare le cose e che spesso le fragilità e le situazioni difficili sono vicini a noi e il nostro contributo può essere importante.
Marco Chiodaroli, servizio civilista in Caritas lodigiana anno 2022-2023
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